Situata nella valle del fiume Adige, la città di Trento è un concentrato di monumenti storici e meraviglie architettoniche
Un’aquila tramutata in pietra, un palazzo costruito dal diavolo e chi più ne ha più ne metta: Trento è davvero una città ricca di sorprese e misteri. Fra antiche torri (ben trentatré) e chiese dalle forme curiose e dal grande passato, il celebre capoluogo del Trentino-Alto Adige è pieno di luoghi d’interesse e mete tutte da scoprire.
Cinque luoghi nascosti di Trento
Oltre alla Cattedrale di San Vigilio, ovvero il Duomo della città, e alla Basilica minore di Santa Maria Maggiore, celebre per aver ospitato il terzo periodo del Concilio di Trento, il capoluogo trentino è ricco di altre chiese e luoghi di culto di grande bellezza e valore storico. Come, ad esempio, l’Abbazia di San Lorenzo, sede di un convento dell’Ordine dei frati minori cappuccini. Secondo la tradizione popolare, il monastero sorge sui resti di un antico tempietto dedicato alla divinità pagana “Larenzia”.
Sant’Apollinare, la chiesa slanciata verso l’alto
Situata nel borgo di Piedicastello (antica frazione ubicata a nord-est di Trento), sulle rive del fiume Adige, la Chiesa di Sant’Apollinare è, senza dubbio, una delle più caratteristiche e singolari del territorio per la sua forma particolarmente slanciata verso l’alto. La chiesa fu eretta nel XIII secolo dai monaci benedettini sui resti di un tempio risalente al periodo barbarico.
Satana e la costruzione di Palazzo Galasso
Costruito dal… demonio, Palazzo Galasso, meglio noto come “Palazzo del Diavolo”, è un edificio storico di Trento realizzato in stile classico romano. Secondo la leggenda, è stato realizzato nell’arco di una sola notte per opera – nientepopodimeno che! – di Satana.
La leggende dall’aquila di pietra
Sormontata da un’aquila di pietra simile a quella rappresentata nello stemma della città, la Fontana dell’Aquila è posta nella piazza del Duomo, a ridosso di casa Rella, uno dei palazzi storici di Trento. Secondo la leggenda, l’aquila si tramutò in pietra per salvare un uomo ingiustamente condannato a morte, il quale, vedendo l’animale in volo prima di salire sul patibolo, esclamò: “L’aquila diventi di pietra se io sono innocente”.
Torre Vanga, da prigione a museo
Le trentatré torri di Trento. No, non si tratta di uno scioglilingua, ma dell’effettivo numero di torri cittadine. Tra queste vogliamo menzionare Torre Vanga, una delle più imponenti e magnifiche del capoluogo del Trentino-Alto Adige. Edificata nel 1210 e adibita in passato a prigione, oggi è utilizzata come sede espositiva dal MART, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.